Come noto, in questi ultimi giorni imperversa sulle testate giornalistiche e sui social il dibattito sulla qualità delle acque di Tarquinia; anche noi abbiamo voluto contribuire positivamente a questa fase dialettica intrisa di molte notizie fuorvianti.
Noi di Assolidi ci siamo limitati a dare voce, in modo oggettivo, ai dati ufficiali e tracciabili che ogni mese vengono pubblicati dalla Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio) sullo stato di salute delle acque di balneazione regionali.
Portando alla attenzione il risultato del lavoro di ARPALazio, abbiamo dimostrato che le acque di Tarquinia sono nella grande maggioranza balneabili e che le situazioni di non balneabilità sono limitate, come ormai da anni, alla zona della foce del fiume Marta e al tratto antistante il poligono militare di Pian de Spille.
La “bandiera nera” imprudentemente sventolata da alcuni è stata ammainata con la forza della ragione e del tangibile ma continua tristemente a garrire per le persone che non sono state correttamente informate e per coloro che vogliono vedere sempre e comunque il male, il brutto, il negativo anche dove non c’è.
Alcuni affermano , cosa peraltro vera, che in alcuni tratti del litorale , a volte, le acque del mare non sono limpidissime, e che ad intervalli irregolari giungono dal largo delle chiazze lattiginose.
I due fenomeni hanno origine e soprattutto diversa rilevanza dal punto di vista igienico-ambientale e quindi per la salute dei bagnanti.
Sulla natura delle chiazze che giungono dall’alto mare le principali indiziate sono le navi che incrociano al largo del vicino porto di Civitavecchia; la pulizia delle stive che deve essere fatta in porto con le necessarie attrezzature ha un costo, pare, elevato, per cui sconosciuti comandanti/armatori senza scrupoli preferiscono utilizzare acqua di mare per lavare le stive per poi buttarla di nuovo tra le onde sporca dei rifiuti da eliminare.
Questa, naturalmente, allo stato delle nostre conoscenze è soltanto una ipotesi ma molto accredidata tra gli esperti di mare.
Sulla questione della torbidità che , in alcune giornate, caratterizza le acque prossime alla riva, il discorso è totalmente diverso; considerato che il dato ARPA Lazio per la sua chiarezza e stabilità nel tempo è inconfutabile, la poca trasparenza delle acque non può che addebitarsi alla salita in sospensione di particelle, del fondo sabbioso, neutre batteriologicamente e chimicamente; quindi non in condizione di nuocere alla salute dei bagnanti.
Altra questione sono i depositi di alghe che vengono spiaggiati dopo violente mareggiate e la cui rimozione , quando indispensabile, può essere fatta secondo attente procedure; il perdurare della permanenza delle alghe comporta la loro fermentazione e disfacimento tutto a danno delle acque circostanti.
Riguardo quanto sommariamente esposto poniamo alla attenzione dei lettori e delle Autorità queste semplici proposte
– effettuare analisi sulla composizione del fondo marino dalle quali evincere la composizione granulometrica;
– diffusione capillare dei i risultati analitici delle analisi condotte mensilmente da ARPA Lazio sulla condizione delle acque marine, utilizzando la Rete, e attraverso la affissione nei locali pubblici di specifiche locandine di rapida e facile lettura;
– attivazione preventiva delle procedure per la rimozione delle alghe spiaggiate nel rispetto dei disciplinari tecnici e nella piena compatibilità ambientale;
– attivazione di tutte le necessarie attività d’indagine per conoscere la origine delle chiazze lattiginose provenienti dall’alto mare.
Risolvere positivamente le questioni di cui ai primi tre punti, restituirebbe fiducia nei residenti e turisti sulla condizione del nostro mare, spazzando via notizie fuorvianti che penalizzano la immagine di Tarquinia e la economia turistica; a tale proposito ci auguriamo che terminino presto i “silenzi assordanti” di questi giorni .
La soluzione del possibile temporaneo inquinamento causato da sconosciute navi in transito è sicuramente questione molto complessa, ma siamo certi che con volontà e deteminazione le nostre Autorità verranno a capo anche di questa intrigata e difficile vicenda.