I MARI DEL PIANETA SONO AGGREDITI DALL’ABBANDONO DI  MILIONI DI TONNELLATE OGGETTI DI PLASTICA CHE POSSONO DETERMINARE GRAVISSIMI EFFETTI NEGATIVI PER LA VITA DELL’ECOSISTEMA E, QUINDI, DI TUTTI NOI. 

La difesa del mare dall’inquinamento determinato dall’abbandono di materiali in plastica è stato il tema della cena conviviale che Assolidi ha organizzato la sera dello scorso venerdì 8 Novembre. 

La serata è stata condotta dall’Arch. Stefano Bondesan, responsabile del settore ambiente-ecologia di Assolidi, che ha preparato il suo intervento dopo aver ricercato e studiato i dati inerenti l’inquinamento da plastica, avvalendosi della preziosa collaborazione della Professoressa Alessandra Pontremolesi esperta ambientalista e particolarmente sensibile alla tematica oggetto della serata.

Il dopocena è iniziato con la visione del documentario “Dalla parte del mare” di Francesco Malingri (disponibile sulla piattaforma Youtube https://www.youtube.com/watch?v=JE2UeXpIZUM ) che tratta della drammatica condizione dei mari del Pianeta invasi da milioni di tonnellate di rifiuti costituiti da materiali solidi e durevoli prodotti o trasformati dall’uomo con le moderne tecnologie prima tra tutti  la plastica.

Al termine del filmato l’Arch. Bondesan, ha illustrato, col supporto della presentazione “Marine Litter “ (a breve disponibile su www.assoliditarquinia.it – “I nostri dossier”)  una serie di dati su cause ed effetti del grave inquinamento dei mari del pianeta la prima causa deriva dalla mastodontica quanto eccessiva produzione di plastica e soprattutto dal successivo rilascio incontrollato nell’ambiente sotto forma di rifiuti che in gran parte terminano il loro viaggio nelle acque dei mari e degli oceani.

Nel 1988 la NOAA, l’Ente governativo statunitense che monitora, tramite satelliti meteorologici i mari ed il clima del Pianeta, diede l’annuncio che in un’area nel nord dell’Oceano pacifico si era formata una grande concentrazione di rifiuti galleggianti, soprattutto di materiali di plastica, tanto grande da formare una sorta di isola artificiale.

Osservazioni successive hanno individuato negli oceani cinque di queste “isole” appunto definite “Trash islands” all’interno delle quali la concentrazione di rifiuti raggiunge il valore oscillante tra i 25000 ed i 100000 oggetti per chilometro quadrato e caratterizzate da un  notevole spessore tanto che a 10 metri di profondità la concentrazione di rifiuti è ancora pari a circa di quella riscontrata in superficie.  

Gli effetti dell’inquinamento dei mari, causato soprattutto da plastiche sono molteplici e gravissimi per le ricadute negative su flora e fauna ed anche per la salute umana; i frammenti di plastica dispersi in mare vengono confusi per cibo dalla fauna venendo ingeriti da pesci, cetacei e tartarughe di mare ed anche dagli uccelli marini determinandone inevitabilmente la morte. Alla azione meccanica dei frammenti si aggiungono gli effetti di lungo periodo dovuti alla fotodegradazione dei materiali causati dalla azione dei raggi solari che scompongono i materiali plastici fino alla struttura di polimeri che, che vengono mangiati dai pesci perché confusi come plancton, e da questi, risalendo la catena alimentare finiscono nella dieta dell’uomo.  

Le #microplastiche sono presenti nelle acque di tutti i mari del Pianeta e la loro concentrazione è destinata ad aumentare col tempo; a tale riguardo l’Italia e più precisamente il tratto di mare compreso tra la Toscana e la Corsica, detiene il pessimo record della concentrazione di microplastiche con 10 kg/kmq.

La ipotetica soluzione della gravissima questione ambientale potrà verificarsi quando la industria mondiale ridurrà drasticamente la massiccia produzione di plastiche soprattutto del tipo destinato alla fabbricazione di imballaggi e prodotti monouso.

Un accento particolare è stato posto da Bondesan sul contributo che i normali cittadini possono e devono dare per la tutela dell’Ambiente; dalla scelta di materiali biodegradabili, al corretto conferimento dei rifiuti ma anche ad azioni di volontariato per il recupero dei materiali dispersi o abbandonati da soggetti incivili.

Riguardo le azioni di positivo e virtuoso volontariato, la serata di Assolidi ha avuto la graditissima presenza di persone che hanno testimoniato a riguardo il loro impegno: il Gruppo Subacquei Montalto ed il sig. Paolo Insolera.

Il Gruppo Subacquei di Montalto ha presentato due interessantissimi filmati autoprodotti girati sui fondali prospicenti il litorale montaltese e dinanzi Civitavecchia. Le immagini dei fondali di Montalto hanno riservato una piacevolissima sorpresa ai presenti per la loro sconosciuta bellezza determinata dalla varietà di specie e di colori della flora che li caratterizza e della fauna che li popola. Purtroppo l’abbandono di rifiuti da parte dei, purtroppo, sempre presenti nuovi barbari, determina l’insudiciamento dei fondali e la formazione di vere e proprie trappole per la fauna ittica; tra materiali abbandonati particolarmente pericolose sono le reti da pesca nelle quali si impigliano pesci destinati a morte certa. Il gruppo dei subacquei svolge, in accordo con la Capitaneria di porto di Civitavecchia una preziosa quanto faticosa, e talvolta complessa azione, di rimozione dei rifiuti dai nostri fondali le cui fasi sono state ottimamente documentate nel secondo dei filmati proiettati.

E’ seguita la testimonianza del sig. paolo Insolera di Civitavecchia che dedica parte del suo tempo libero alla pratica del “Plogging” la disciplina sportiva nata in tempi recenti nei Paesi scandinavi che consiste nell’abbinare alla camminata veloce e/o alla corsa, la contemporanea raccolta dei rifiuti che si incontrano sul percorso. 

Il #Plogging abbina ai vantaggi fisici derivanti dalla pratica sportiva vera e propria ed agli effetti positivi sull’ambiente determinati dal recupero dei rifiuti anche un’importante opera di sensibilizzazione verso la opinione pubblica sui temi della tutela dell’Ambiente.

I filmati e le presentazioni dei relatori hanno dato spunto per un piacevole e costruttivo dibattito durante il quale sono state avanzate ipotesi per iniziative di volontariato da svolgersi nel prossimo futuro.

Al termine della serata l’Arch. Bondesan ha informato i presenti che nei prossimi giorni verrà pubblicato sul sito sociale di Assolidi il programma delle attività di #Retake per la stagione invernale-primaverile 2019-2020.