L’estate 2020 è cominciata ormai da qualche settimana, il sole scalda i turisti, qualche acquazzone ci rinfresca sporadicamente, tutto sembra normale, tutto come prima ma, in realtà, è l’estate che ci ricorderemo per molto tempo; il Covid 19 ha cambiato tutto, tutto veramente.
Assolidi, dopo la dovuta riorganizzazione post lockdown, si è riunita in una splendida serata di Luglio e sono emersi gli stessi problemi del litorale del periodo pre-Covid, ma ora anche con qualche preoccupazione in più. Infatti, il Covid 19 ha costretto molti turisti a riversarsi sulle coste del litorale come non accadeva da qualche decina di anni, sembrano gli anni 90, una nuova giovinezza, sia per Lido di Tarquinia che per il litorale, una opportunità per la costa dell’alto Lazio, da un certo punto di vista confortante, ma qualcosa proprio non va.
Assolidi, anche attraverso specifiche segnalazioni rivolte all’Amministrazione Comunale, ha messo in evidenza diverse criticità. Il lido invaso dai turisti è difficilmente gestibile, allora via alla ZTL, si perché, se non ve ne siete accorti, sul lungomare è stato imposto il divieto di transito per gli autoveicoli, dalle 19 alle 4 di tutti i giorni feriali ed in altri orari , diversi tra loro, nei giorni festivi o prefestivi, con un po’ di confusione, sicuramente non ve ne siete accorti, per ora (tra un po’ arriveranno le multe), perché la segnaletica che regola l’accesso al lungomare, il “varco”, dotato di telecamera trappola, è stata collocata in posizione decisamente poco evidente col risultato che molti inconsapevoli malcapitati vedranno recapitarsi multe salate; l’amministrazione farà cassa ma a discapito di tutti noi.
Se da una parte si chiude, dall’altra si apre, infatti, via ai mercati, quello domenicale, quello occasionale e del fine settimana; se da un lato il chiudere al traffico evita assembramenti, dall’altro i mercati, per loro stessa natura, attirano tante persone. Ma cosa si fa per evitare assembramenti? Niente per regolare gli accessi e per il distanziamento.
Le bancarelle del mercato domenicale al Lido di Tarquinia, oltre ad essere in numero maggiore rispetto al passato ed in posizione diversa, lasciano un corridoio interno di non più di due metri, tanto che spesso le persone si ritrovano spalla a spalla e, spesso, senza essere dotati della necessaria mascherina. I corridoi laterali al mercato, utili per la gestione di eventuali emergenze, sono sempre invasi da vestiari o da furgoni degli ambulanti parcheggiati fuori dal loro stallo, tutto questo a discapito delle misure di sicurezza previste, tale situazione è potenzialmente drammatica in caso di intervento di mezzi di soccorso che non avrebbero i previsti spazi di manovra.
Sul lungomare sono terminati i lavori; ma …. non era prevista l’istallazione di ricariche per le auto e le bici elettriche? Inoltre il tratto stradale precedente al ponte che conduce al Borgo delle Saline è occupato in larga misura dalla pista ciclopedonale tanto da non lasciare spazio al passaggio delle auto che spesso invadono la stessa pista.
Uno scandalo è lo spianamento con ruspa dell’area archeologica del Gravisca, ma la sovrintendenza lo sa??!!! Poi c’è il mare, quest’anno bello come non mai, di colore turchese di mattino, limpido, ma ancora per poco, infatti incombe l’ombra di un impianto di Acquacoltura intensiva alle porte di Sant’agostino, qui l’amministrazione comunale si è imposta, ha fatto ricorso, Assolidi si unice al coro di no per questa attività invasiva e si augura che rinunceranno ad inquinare il mare e la spiaggia di Sant’Agostino, definita da molti il tratto di costa più bello dell’alto Lazio.
Assolidi augura una serena permanenza a Tarquinia, ma l’occhio attento dell’associazione non starà a guardare, per il litorale vogliamo il meglio e qualsiasi criticità verrà evidenziata con tempestività.